La reginetta
Illustrazioni di Violetta Viola
Eccovi la prima parte del racconto
Halloween
la reginetta degli scarti
Arriva il 31 Ottobre, la Festa di Halloween!!!!!!!
Cleò e Dorotea impegnano tutto il mattino a prepararsi minuziosamente: i lunghi capelli disordinati, si fa per dire, in realtà stirati per bene sul capo, poi arricciati morbidamente per tutta la lunghezza per non accorciarli e non farli allargare ma farli rimanere belli lunghi sul schiena e spalle, una vera cascata sotto il cappello.
Quelli di Dorotea biondi fanno già contrasto, quelli di Cleò vengono intrecciati con fili brillanti argentei per renderli scintillanti. Entrambe si vestono di nero.
Cleò con short aderentissimi, un ampio ricamo non tatuato ma stampato su entrambe le ginocchia , scarponcini con risvolto morbido che mettono in risalto le gambe affusolate bianchissime che dovranno apparire e scomparire da una gonna trasparente svolazzante, un bustino nero ricamato da cui spunta il seno piccolo e marmoreo spinto in alto ma ben distanziato.
Dorotea una meraviglia in tuta nera lucida, una seconda pelle più sexy della pelle nuda, quasi cucita sul corpo perfetto.
Per entrambe unghie lunghissime nere con teschio disegnato al centro, rossetto rosso sangue e disegni di teschio sui denti incisivi e canini, una maschera aderente ricamata, a coprire deliziosamente occhi e naso. La loro idea è di essere delle streghe bellissime, non delle befane. E per ultimo il lungo mantello nero avvolgente di seta, il cappellone con lungo cono rigido fino a metà altezza, e la scopa volante piena di ragnatele. Ultimo tocco, la bacchetta magica con il ciuffo di strisce in pelle nera e argentata.
La Festa ha inizio da Scrub’s alle quattro . Ci sono festoni dappertutto, ragni e ragnetti a profusione e vampiretti che svolazzano sulle teste. L’illuminazione proviene da zucche intagliate con lumini all’interno e da lampadine gialle.
Le ragazze sono eccitatissime, ogni ragazzo orgoglioso di mostrarsi in compagnia della sua girlfriend. Tutti mascherati da zucche, scheletri, streghe o vampiri, ma più o meno riconoscibili.
Ai ragazzi vengono consegnate delle strisciette, corte una decina di centimetri, ad una estremità delle quali c’è un beccuccio con molla. Gli viene detto che dovranno attaccarlo all’ala del cappello di colei che vogliono eleggere Miss Halloween, una novità che viene strombazzata prima che la bagarre inizi. Quello che non si dice è che alle ragazze vengono dati dei bollini che appiccicheranno alla schiena di colui che vogliono eleggere. E che si è già deciso chi sarà.
Poi parte la musica frastornante, si balla, si beve, si urla. Intorno alle due streghe più belle della festa c’è ressa.
Poi succede una cosa sospetta: i corteggiatori, che intendevano restare appiccicati alla propria ragazza, vengono presi d’assalto dalle altre ragazze e la loro fa altrettanto! Cioè va a caccia dei boyfriend delle altre, in un miscuglio che si fa via via più confuso, caotico e ridanciano.
Il tempo passa, verso le sette di sera si corre al buffet, ci si spinge, si dà l’assalto agli hot dog, alle patatine, ai panini con hamburger, coca cola e bibite varie.
Alcool e fumo sono proibiti, chi vuole sgarrare deve correre a nascondersi in bagno.
Verso le undici, il direttore di sala, istruito da Cleò, con un megafono impone lo stop e si incomincia la conta dei voti.
Cleò ha una trentina di strisciette appese al cappello e viene eletta, nell’euforia generale e ‘a furor di popolo’, vincitrice della kermesse. Lei sale maestosamente su una pedana allestita appositamente, mentre alle sue spalle compare uno striscione con su scritto manualmente, a grandi caratteri gocciolanti sangue: “ Miss Halloween – Reginetta degli Scarti “ e una graziosa “valletta” – leggi Dorotea – infila nel cono del cappello una corona argentata, dalle punte sinistramente aguzze.
Che significa? i ragazzi si chiedono, guardandosi l’un l’altro. Ma prima che riescano a darsi una risposta, a gran voce viene fatto un nome: Tammy! Il ragazzo viene individuato e circondato dalle ragazze che gli strappano la zucca che gli copriva il capo e gli alzano il braccio come si fa con i pugili. Anche lui è un vincitore! e viene issato in trionfo, con suo sbalordimento, sulla pedana di fianco alla vincitrice. Cleò, con gesto plateale gli sfiora il capo con la sua bacchetta e come per magia – cioè ad opera della graziosa “valleta” Dorotea – vi compare una striscia rotonda argentea con la scritta, nera come il diavolo:
“Mister SCARTO”
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Ma chi è Greta?
Greta vive il suo mondo come in un film.
Greta vive una favola e tutto quello che non fa parte del suo mondo è squallido e sporco.
Esistono delle realtà del vivere quotidiano.
Il suo amore non è rivolto che a se, bistrattista di natura.
Ma noi ammiriamo ciò che è senza pensare senza giudicare … almeno questa volta.
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Leggendo il mio blog capirete di quanto mi diverto nel riportare frasi o poesie dei miei artisti preferiti.
Nel mio libro invece mi diverto con rispetto e anche ammirazione prendo in giro personaggi troppo sensibili Mio Padre, troppo insensibili Mia Madre, troppo sottomessi la Mia Matrigna, troppo logici Mia sorella, troppo belli Mio marito troppo …. bistrattisti /bistrattati come me.
A proposito NON SORRIDETE GLI SPARI SOPRA SONO PER VOI
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