Brillo “Tipsy”
Illustrazioni di Violetta Viola
Eccovi la terza parte del racconto
Tipsy
una lezione canina
‘Se avessi un giardino ci starebbe proprio bene,’ pensò Lia. Si inteneriva facilmente, ed era lì lì per farci un pensiero ma poi no, che le veniva in mente, era una scelta assurda per il suo appartamentino al secondo piano.
Uscirono, risalirono in macchina e si lasciarono il canile alle spalle.
Aveva avuto l’idea di visitare anche un gattile ma adesso la pensava diversamente.
‘Soffrirei ancora di più – fu la sua riflessione – alla vista di poveri gatti abbandonati da lasciare al loro infelice destino’.
Stavano in silenzio. Claudia sembrava delusa, Lia invece si sentiva contrariata di dover dipendere dal giudizio altrui per una faccenda esclusivamente sua.
Tappa seguente fu la casa di Claudia per fare il punto della ricerca.
In quel momento lei aveva a disposizione un Chihuahua bianco e nero ma Lia, a differenza della figlia, non amava i cani Toy che andavano tanto di moda, perché istintivamente li paragonava ai gatti che le piacevano di più. Questo non era neppure carino come quello beige di Nina.
Ma osservando l’animale che Claudia le decantava, prese il sopravvento in lei la predisposizione naturale a immaginarsi uno scenario positivo.
In fondo, perché no? Anche quel cucciolo poteva essere una buona soluzione…
Arrivarono ad un compromesso: Lia avrebbe rimandato la decisione a dopo averlo tenuto in prova per una, due settimane, e questo le sembrò accettabile. Fu così che Nina e Lia ripartirono in compagnia del cagnolino. Quale che fosse il suo nome, Lia lo ribattezzò Tipsy .
Nina, entusiasta della scelta della mamma, dopo averle dato le poche informazioni indispensabili e cibo per cani bastevole fino all’indomani la lasciò a godersi l’esperienza tutta nuova.
Ora Lia, sola con Tipsy, lo guardava chiedendosi come comportarsi. Quando provò ad avvicinarsi per fargli una carezza, lui balzò indietro spaventato. Ci riprovò nel corso della giornata, sempre con lo stesso risultato. Qualunque tentativo di avvicinamento sembrava allarmarlo.
Quando riuscì a metterselo in grembo, al sentire che non era morbido ma duro e ossuto, si scoraggiò. Oltre che pauroso, diffidente, scontroso, quel cane non era neppure carezzevole!
Greta vive il suo mondo in un film
Greta vive una favola e tutto quello che non fa parte del suo mondo è squallido e sporco.
Esistono delle realtà del vivere quotidiano.
Il suo amore non è rivolto che a se, bistrattista di natura.
Ma noi ammiriamo ciò che è senza pensare senza giudicare … almeno questa volta.
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Leggendo il mio blog capirete di quanto mi diverto nel riportare frasi o poesie dei miei artisti preferiti.
Nel mio libro invece mi diverto con rispetto e anche ammirazione prendo in giro personaggi troppo sensibili Mio Padre, troppo insensibili Mia Madre, troppo sottomessi la Mia Matrigna, troppo logici Mia sorella, troppo belli Mio marito troppo …. bistrattisti /bistrattati come me.
A proposito NON SORRIDETE GLI SPARI SOPRA SONO PER VOI
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